Guarnigione militare e Palazzo Dalumi
Terra di importanti casate
Percorrendo le scale di via 4 novembre, si passa davanti alla Guarnigione militare, sede dei capi della Milizia di Bagolino, con un bellissimo leone di S. Marco in facciata e gli stemmi del Comune di Bagolino e dei conti Avogadro.
I due stemmi sono uniti da un drappo di stoffa annodato, tipico per rappresentare un matrimonio (alleanza) tra due casate importanti: questo perché vi era stato un accordo tra i due.
Gli Avogadro, sopratutto nella persona di Pietro (1380-1473), ordiscono con altri nobili e volontari valsabbini e triumplini la famosa congiura di Gussago del 1426 con il risultato che Brescia passa a Venezia e si libera del giogo Visconteo.
Gli Avogadro saranno una delle pochissime famiglie non veneziane che potranno partecipare al “Maggior Consiglio” e, come capitani delle milizie della Valle Trompia e Sabbia, avranno l’onore e l’onere di difendere le due valli.
Bagolino per lo statuto n. 90 (obbligo a ogni “fuoco” (famiglia) di avere almeno un maschio armato e pronto a intervenire in caso di necessità) poteva mobilitare 100 uomini tenuti fra l’altro efficienti per la sorveglianza dei confini con il Tirolo, per i contrasti con i Lodron, per il passaggio di armate estere e aiuto alla rocca di Anfo.
Ecco l’accordo: Bagolino prestava i suoi armati agli Avogadro quando ne avevano bisogno, senza doverli mantenere in tempo di tranquillità e, a loro volta, quando la “città in montagna” aveva da fare delle richieste alla Serenissima, gli Avogadro ben accreditati presso di essa, scavalcavano la burocrazia e consegnavano la supplica direttamente al Consiglio dei Dieci. Tutto questo avviene con l’approvazione di Venezia, rappresentata dal magnifico Leone di S. Marco, probabilmente eseguito dopo il 1553.
Dopo il portico dei cavalli ed il portico di “Vicolo del Fontanino” si trova di fronte del Palazzo Versa Dalumi.
Oltre allo stemma di famiglia e l’effigie della Beata Lucia, si intravede lo stemma della Repubblica marinara di Venezia, poiché l’edificio è stato costruito come nuova sede comunale prima del 1481 e venduto più tardi alla famiglia Versa.
Membro illustre di questa famiglia fu Lucia Versa Dalumi, giovane monaca dell’Ordine dei Servi di Maria, che fondò in Bagolino un monastero dedicato a S. Maria delle Grazie, e che fu poi annoverata tra i beati dell’Ordine.
Il monastero divenne parte non secondaria della vita religiosa e civile della comunità e, dopo la sua soppressione, fu adibito a scuola, ospizio per bisognosi, ospedale militare, ospedale-ricovero e quindi a Casa di riposo per anziani, funzione che ricopre tuttora.
La famiglia Versa Dalumi era una delle più ricche ed importanti della valle Sabbia e si estingue nell’incendio del 1779, lasciando unica erede Ursula sposata Materzanini a Vestone.